Assegno di inclusione: conguagli in arrivo per i caregiver
Il messaggio INPS n. 592 del 17 febbraio 2025 riguarda l'Assegno di Inclusione (ADI) E chiarisce le nuove modalità per l'attribuzione della maggiorazione per carichi di cura dei familiari. Il bonus intende aiutare le famiglie che hanno membri con particolari necessità assistenziali a ricevere un assegno più alto o ad accedere alla misura anche se inizialmente non sembravano rientrare nei requisiti economici.
Vediamo meglio cosa si intende e come funziona.
Attribuzione coefficiente per carichi di cura: cosa bisogna fare?
La normativa sull’ADI prevede un coefficiente di 0,40 nella scala di equivalenza per il calcolo del beneficio economico per quei nuclei familiari che includono:
- Minori di 3 anni,
- Tre o più figli minori,
- Componenti con disabilità o non autosufficienza.
Questo coefficiente può ora essere attribuito automaticamente dall’INPS se il richiedente non lo ha dichiarato in fase di domanda, purché ne abbia diritto.
Il messaggio informa che la gestione per le domande già accolte e in corso di pagamento prevede
- Se il carico di cura non era stato dichiarato ma i requisiti sono presenti, l’INPS lo assegnerà automaticamente e ricalcolerà l’importo dovuto, integrando eventuali somme arretrate.
- Se la mancata dichiarazione ha causato il rigetto della domanda, l’INPS riesaminerà la pratica d’ufficio, e, se idonea, la trasformerà in "accolta", procedendo al pagamento arretrato.
I beneficiari non sono tenuti quindi a fare nulla per ottenere la maggiorazione
L'istituto precisa anche che se c'è bisogno di un cambio nella persona a cui è attribuito il carico di cura i servizi sociali potranno modificarne l’attribuzione tra i membri maggiorenni del nucleo familiare.
I beneficiari potrebbero dover agire solo in questi casi:
- Se ricevono una comunicazione dall'INPS o dai servizi sociali che richiede un chiarimento.
- Se hanno dubbi sulla loro situazione, possono consultare il sito INPS o rivolgersi ai CAF o Patronati.
In sintesi, l'INPS gestisce automaticamente le correzioni, senza necessità di azioni da parte dei beneficiari, salvo particolari casi segnalati dagli enti competenti.
Assegno Inclusione: cosa si intende con carichi di cura?
Con carichi di cura si intendono le responsabilità assistenziali che una persona assume all'interno del proprio nucleo familiare per prendersi cura di soggetti che necessitano di particolare attenzione e supporto.
Nel contesto dell’Assegno di Inclusione (ADI), il concetto di carico di cura è definito dal decreto-legge 48/2023, articolo 6, comma 5, lettera d), e si applica quando nel nucleo familiare sono presenti:
- Bambini sotto i 3 anni di età
- Tre o più figli minori di età
- Componenti con disabilità o non autosufficienza, come definite nell’allegato 3 del DPCM 5 dicembre 2013, n. 15
Il riconoscimento del carico di cura consente di applicare un coefficiente aggiuntivo di 0,40 nella scala di equivalenza, aumentando così la soglia di reddito familiare considerata per l’accesso all’ADI e il relativo importo del beneficio economico
Assegno inclusione: bonus per carichi di cura quando si vedrà il pagamento?
L'attribuzione d’ufficio del bonus per carico di cura nell'assegno di inclusione è già stata avviata con le elaborazioni di gennaio 2025.
Le correzioni e gli eventuali conguagli verranno integrati nei pagamenti successivi dell'ADI.
Le domande rielaborate saranno pagate con la solita cadenza quindicinale fino al raggiungimento della mensilità corrente.
Se c'è una domanda in corso, gli aggiornamenti saranno visibili nei prossimi pagamenti.